NUNZIO VICINO
LA SCOMPARSA DI UN ILLUSTRE CONCITTADINO
Il 6 aprile 1999 è mancato alla vita Nunzio
Vicino!
Con queste lapidarie parole vogliamo significare
la profonda impressione che ha colpito gli amici
e la cittadinanza gelese al ferale annunzio
della scomparsa di questa spiccata figura di
educatore nella scuola, combattente nell’ultima
guerra e valente cultore e scrittore di patrie
memorie. Notevole e continuo è stato il suo
impegno in quest’ultimo campo, in particolare a
partire dal dopoguerra, quando ritornò a Gela
proveniente da un campo di concentramento
nazista in Germania; l’impegno puntiglioso e la
carica di amore nei confronti della nostra città
sono stati sempre punto di riferimento per tutti
i suoi lavori di storia patria, in particolare
quelli che trattano della cronaca dello sbarco
degli Alleati a Gela e della storia della città,
vista anche attraverso avvenimenti e personaggi.
Nella “Battaglia
di Gela” Nunzio Vicino con enorme profusione
di energia intellettuale e con un lavoro
ponderoso di ricerca ha dato alla nostra città
un resoconto dei fatti che precedettero e
seguirono lo sbarco, fornendo gli elementi
necessari per aprire uno squarcio di luce su una
delle battaglie più decisive nel quadro della
“Campagna di Sicilia” dove (sono sue parole)
“àla
verità venne infatti occultata ad arte da una
menzognera e faziosa propaganda che avrebbe
voluto far credere che l’Esercito avesse
boicottato la guerra del Regime e che la
popolazione dell’Isola avesse nientemeno fatto
causa comune col nemico, recando la più grave e
deplorevole offesa al valore e al sacrificio
delle truppe ed al patriottismo delle
popolazioni stesse.”
Per quanto attiene alla storia millenaria di
Gela, si può affermare che una delle sue
pubblicazioni “Gela
nella storia” ha rappresentato, e
rappresenta tuttora, un’opera insostituibile per
quanti, studenti in particolare, si sono
interessati alla storia del nostro passato.
Inoltre, come cultore di patrie memorie ha
ottenuto diversi riconoscimenti, tra essi, agli
inizi degli anni Settanta, l’ambito
Premio
della Cultura della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Molti sono stati i contributi culturali e
sociali che il prof. Vicino ha dato alla città,
in particolare negli ultimi trent’anni; sua, ad
esempio, fu l’idea di far nascere qui la sede
locale dell’Archeoclub d’Italia nel 1982,
assieme a Renzo Guglielmino e ai compianti
Rosetta Maganuco e Giuseppe Blanco.
Nonostante il peso dei suoi 80 e passa anni,
manteneva ancora intatti vigore intellettuale e
interesse nel sociale, aveva infatti in
programma altri studi e pubblicazioni che
purtroppo non è riuscito a portare a termine.
Grande perdita per la città di Gela la scomparsa
del prof. Vicino, ma ancor più grande per la
famiglia cui diede sempre il meglio delle sue
virtù domestiche; in questo momento di tristezza
e di dolore vogliamo essere vicini alla moglie e
ai figli anche per lenire la costernazione e per
dare loro il nostro più sentito conforto.
Nunzio Vicino merita i nostri omaggi e la nostra
stima sia perché illustre personaggio adorno di
pregi singolari di mente e di cuore, sia perché
cittadino benefico della nostra patria.
Conserviamo dunque sempre fresca la memoria di
quest’uomo illustre, onoriamo questo nostro
concittadino a gloria della patria con
l’auspicio che la sua figura rimanga nella più
remota posterità. |