Lo sbarco alleato a Gela
Sono trascorsi 60 anni dallo sbarco alleato a Gela e la mostra fotografica
che nell'occasione dell'anniversario viene allestita col patrocinio dell'A.A.P.I.T.
(Azienda Provinciale per l'Incremento Turistico) e della Provincia Regionale
di Caltanissetta, vuol essere un momento che assume una duplice finalità:
- la riappropriazione della memoria Storica di quell'evento tramite una
selezione di immagini relative a momenti bellici di grande rilevanza
nell'enorme mosaico dell'ultimo conflitto mondiale;
- l'occasione per una nuova riflessione sul significato e il valore di
quella pagina di storia che fu scritta sulla piana di Gela.
Le fotografie in mostra sono indubbiamente suggestive, pur nella crudezza
del contesto in cui furono realizzate: di certo e al di là delle emozioni
che possono suscitare nell'osservatore di oggi, si offrono come
testimonianza reale ed inappellabile di un momento che si è guadagnato
saldamente un importante posto nella cronaca del secondo conflitto mondiale,
poiché ha segnato, come è noto, l'inizio della liberazione della Sicilia,
pur se a costo di un tributo di sacrificio di vite umane (sia militari che
civili) davvero drammatico.
E rimanendo al tema degli alleati liberatori, cogliamo oggi l'occasione per
ricordare l'iniziativa, assunta anni fa sempre dall'A.A.P.I.T. di
Caltanissetta , che ha permesso ad alcuni ex soldati americani protagonisti
dello sbarco e della battaglia di Gela, di tornare, dopo oltre mezzo secolo,
su quel teatro di guerra, per rivivere assieme, un momento rimasto
saldamente scolpito nella loro memoria. La mostra fotografica di quest'anno
fa, pertanto, da giusto seguito a quella iniziativa, il tutto sempre
finalizzato a tutelare un patrimonio di ricordi che ineluttabilmente ci
appartiene.
Filippo Collura
Presidente Provincia Regionale
di Caltanissetta
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10 luglio 1943
Gela, prima città libera d’Europa
La mostra iconografica, realizzata nei locali dell’Oasi Club in occasione
del 60° anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia, vuole fornire al
visitatore uno spaccato di vita degli anni della nostra storia recente che
furono decisivi per la rinascita della democrazia in Italia e in Europa. Si
riferisce all’anno 1943, ai personaggi, ai fatti, agli avvenimenti che
concorsero a ripristinare la libertà dei popoli minacciata dalla barbarie
delle dittature. Ma si propone anche di contribuire a far conoscere alle
nuove generazioni determinati avvenimenti della storia che sono accaduti
proprio nel nostro territorio, quando le truppe alleate sbarcarono in
Sicilia ed in particolare a Gela il 10 luglio di quell’anno.
La mostra, ha come tema centrale lo sbarco e si articola in tre parti. La
prima affronta in modo sintetico il ventennio fascista di Gela e, in un
contesto nazionale, la propaganda di regime che in modo capillare arrivava
alla popolazione attraverso manifesti, cartoline, riviste e giornali di
regime.
La parte centrale propone un percorso espositivo sullo sbarco
anglo-americano con particolare riferimento a quello di Gela: le immagini,
opportunamente didascalizzate, ritraggono non solo i soldati durante le
operazioni belliche ma anche momenti di vita della popolazione, dei bambini
in particolare, durante la stessa invasione. In questa parte si è cercato di
ripercorrere le tappe più significative dell’avanzata degli Alleati
proponendo immagini di città e paesini che via via furono liberati e dove
avvennero le azioni belliche più cruente. A corredo della sezione, inoltre,
sono presentate diverse fotografie del gruppo “combat camera”, la storia e
le azioni dell’82ma divisione paracadutista americana Airborne e alcune
schede che si riferiscono alle caratteristiche tecniche di diversi mezzi
bellici utilizzati durante il conflitto.
Nella terza ed ultima parte è stato evidenziato il periodo storico
dell’Isola successivo allo sbarco alleato, dalla caduta del fascismo
all’armistizio (dal 27 maggio 1943 all’8 settembre dello stesso anno), il
governo militare del mare-sciallo Badoglio e la gestione della vita sociale
ed economica da parte delle forze di occupazione alleata.
Il 10 luglio 1943 Gela e la sua costa furono l’epicentro di vicende
mondiali. La storia di Gela divenne storia nazionale e mondiale e la storia
nazionale e mondiale si fece storia gelese.
Si confermò così la giustezza dell’intuizione strategica di Winston Churcill
che aveva convinto Dwight Eisenhower, comandante delle Forze Alleate nel
Mediterraneo, ad invadere la Sicilia per sconfiggere l’esercito dell’Asse.
Liberare la Sicilia significava infatti liberare l’Italia per il ruolo
decisivo che l’Isola aveva rivestito nelle vicende nazionali. Il 10 luglio
non fu allora solamente l’inizio della liberazione della Sicilia ma anche
l’inizio del crollo del regime fascista.
E’ auspicabile che la mostra possa trovare il consenso del pubblico e possa
essere di stimolo per riflettere sul recente passato.
Nuccio Mulè
Il coordinamento espositivo è stato curato da Nuccio Mulè con la
collaborazione dell’Arch. Nuni Burgio, dei Proff. Paolo Dugo e Cettina Di
Fazio e della Sig.a Ernesta Burgio.
Le fotografie esposte provengono in gran parte dalla collezione di Nuccio
Mulè. Sono presenti anche fotografie tratte dalle collezioni di Attilio
Guglielmini.
Alcune immagini sono state tratte dai volumi di:
M. Blubenson, Sicily whose victory?, Great
Britain 1968;
V. La Rocca, Luglio 1943 e dintorni,
Floridia 1993;
R. Mangiameli, Sicily Zone Handbook,
Palermo 1994 (S. Sciascia Editore);
N. Vicino, La battaglia di Gela, Ragusa
1996;
R. Capa, Leggermente fuori fuoco, Aosta
2002;
E. Costanzo, Sicilia 1943, Catania 2003 (Le
Nove Muse Editrice).
Altre riproduzioni provengono da portali web tematici e dai seguenti
periodici: LIFE, vol. 15, n. 5 del 2 agosto 1943 e n. 6 del 9 agosto 1943;
Il Venerdì di Repubblica, n.143 del 2 novembre 1990.
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