IGNAZIO NIGRELLI
IN RICORDO DI IGNAZIO
NIGRELLI
Sapevamo che l’amico prof. Ignazio Nigrelli non
stesse bene ma non pensavamo che il decorso
della malattia sarebbe stato così velocemente
infausto tanto da farlo mancare all’appuntamento
della vita; era nato a Leonforte nel 1926 e dal
1940 al 1946 era vissuto a Gela dove aveva
conseguito la licenza liceale. Purtroppo la sua
dipartita, oltre a rappresentare un grande
dolore per la famiglia e a lasciare una traccia
profonda in quanti lo conobbero, in particolare
per noi gelesi diventa motivo di grande
sconforto per la perdita di uno studioso e
cultore di patrie memorie che da diversi decenni
generosamente oltre a Piazza Armerina, città che
lo ha ospitato per circa quarant’anni, ha
portato lustro anche alla nostra città con un
notevole contributo alla sua secolare storia.
Ponderosa è stata la sua produzione nel campo
della storia locale e sui beni culturali e
ambientali e rammentarla sarebbe argomento più
da opuscolo che da articolo di giornale; i suoi
studi e le sue ricerche non si sono fermati ai
canoni usuali della microstoria ma si sono
sempre inseriti in una prospettiva storiografica
di più ampio respiro; inoltre, si è interessato
degli aspetti ambientali che ha inserito sempre
nel contesto storico trattato. Importantissima è
stata una delle sue ultime pubblicazioni,
realizzata in concorso con Liliane Dufour, su
Gela, dal titolo “Terranova,
il destino della città federiciana”, una
pietra miliare per conoscere la storia medievale
e moderna di Gela.
Il prof. Nigrelli, già assistente alla cattedra
di Storia medievale e moderna dell’Università di
Catania, ha collaborato a riviste italiane e
straniere, tra cui:
Italyan
Filolojisi di Ankara,
Civiltà
mediterranea di Palermo,
Lunarionuovo di Catania,
Sicilia
illustrata di Catania,
Kalòs-Arte in Sicilia di Palermo,
Archivio
Storico per la Sicilia Orientale di Catania.
Copioso è stato il numero di saggi e di articoli
pubblicati in quotidiani, riviste specializzate
e in atti di convegni di studio, come
L’Ora,
Gela
Nostra,
Movimento
Operaio,
Italia
Nostra,
Civiltà
mediterranea,
Sicilia
Illustrata,
Kalòs,
ecc.; tra essi si ricorda:
La
fondazione federiciana di Terranova ed Augusta
nella storia medievale della Sicilia,, in
SICULORUM
GYMNASIUM, n.s., a. VI n. 2, luglio-dicembre
1953, articolo citato e utilizzato da molti
autori; numerosi sono stati anche i volumi
pubblicati sempre scritti con cura e ricchi di
dati storiografici.
Notevole inoltre è stato il suo contributo nel
sociale; infatti, oltre ad essere stato dal 1977
presidente della sezione di Piazza Armerina di
Italia Nostra, dal 1995 vicepresidente del
Comitato Tecnico Scientifico dell’Ente Parco per
la Provincia di Enna, dal 1994 al 1995 membro
del Comitato Stato-Regione-Enti
Locali-Ambientalisti per l’esame del Piano di
risanamento ambientale di Gela, è stato
promotore di convegni di studi e di attività di
promozione culturale.
Al momento della scomparsa, Ignazio Nigrelli
stava lavorando sulla storia di Niscemi,
commissionatagli dalla rivista
Kalòs,
arte in Sicilia e al saggio Ambiente,
popolamento e territorio della Sicilia centro
meridionale dal XII al XV secolo che avrebbe
dovuto presentare come relatore nel convegno
"L'urbanistica delle città medievali italiane.
L'Italia meridionale e insulare secoli XIIXV",
organizzato dal prof. Enrico Guidoni e che si è
tenuto a Palermo nel 2001.
Il
prof. Ignazio Nigrelli è scomparso dalla scena
del mondo nel 2000, lasciando alla famiglia e
agli amici l’esempio prezioso delle sue rare
virtù ed il caro retaggio di una onorata
carriera di studioso di patrie memorie oltre che
di docente di Lettere nella scuola superiore. I
generali consensi che lo hanno accompagnato, i
pensieri di sincero rimpianto nel ricordarlo,
sono i più bei fregi e la gloria più ambita, a
cui ciascuno di noi deve aspirare. Con questi
sentimenti il nostro profondo orgoglio vada oggi
alla famiglia dell’illustre estinto, alla quale
mandiamo un reverente, commosso saluto e un
augurio, quello che questa attestazione che
scriviamo lenisca in parte, se può, il dolore
che la rattrista. |