Nave greca "Gela II"

  

 Nel fondale del Mare di Gela, in c.da Bulala, due anni dopo il ritrovamento di una prima nave oneraria avvenuto nel 1988, sono stati scoperti in anni diversi altri due relitti la “Gela II” (nel 1990) e la “Gela III” oltre ad un galeone medievale da cui è stato prelevato un piccolo cannone (uno smeriglio) oggi esposto al locale Museo archeologico. La nave greca “Gela II”, grazie ad un finanziamento regionale di 900mila euro relativo al “Patto per il Sud”, nel luglio del 2024 è stata portata alla luce dalle società Atlantis di Monreale e Cosiam di Gela, che si sono aggiudicati i lavori per 500mila euro, su coordinamento della Soprintendenza del Mare, della Capitaneria di Porto e ENI Rewind, con la direzione dei lavori affidata a Roberto La Rocca.

    I legni del relitto e il carico della nave si trovano oggi in una padiglione di Bosco Littorio dove è stata approntata una grande vasca per la desalinizzazione degli stessi legni. E’ probabile che il successivo restauro del relitto avverrà proprio in questo padiglione dove prossimamente è prevista la presenza di un nucleo di esperti provenienti dall’Inghilterra che, assieme al personale locale, provvederà a procedere al consolidamento con il PEG (glicol polietilenico). Questi relitto della seconda nave, una volta consolidato sarà esposto assieme al primo nei locali del nuovo Museo del Mare sempre a Bosco Littorio.

Direttore dei lavori La Rocca e Soprintendente del Mare Maurici

 

 

 

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