GIACOMO NAVARRA BRESMES
GIACOMO NAVARRA BRESMES,
SINDACO DI TERRANOVA
Quel 24 giugno del 1911,
nell'aula magna del vecchio palazzo comunale di
Terranova, si era riunita la giunta municipale e
a presiederla era il cav. Giacomo Navarra
Bresmes, sindaco da un settennio della città;
verso le 14,00 mentre la seduta volgeva al
termine, il sindaco, colto da un improvviso
malore e da forti dolori, si accasciava sullo
stesso seggio di presidenza privo di conoscenza.
Il primo a prestargli soccorso fu il farmacista
Clementi in attesa dell’intervento di un medico
che, subito rintracciato, constatò le gravissime
condizioni in cui versava il Navarra; l’unico
aiuto possibile fu quello di lenire le atroci
sofferenze causate dalla “paralisi”,
tant'è che qualche ora dopo, all'interno della
stessa aula magna, il sindaco esalò l'ultimo
respiro.
La notizia della repentina
morte si sparse in un baleno nell'intera città.
Centinaia di persone, ancora incredule,
accorsero al municipio assiepandosi attonite
davanti all'ingresso; nell'arco di qualche ora
la piazza e le vie antistanti si riempirono
completamente. La giunta comunale, riunitasi
d'urgenza in modo informale, con
l'autorizzazione dei familiari del sindaco
deceduto, decise di erigere il catafalco nella
stessa aula consiliare. “La
salma è rimasta là dove egli morì”.
Giacomo Navarra
Bresmes nacque qui, il 27 luglio 1865, da
famiglia aristocratica, adusata alle lotte per
la libertà della Patria fin dai moti
rivoluzionari del 1848. Perduto il padre in
tenera età, fu educato rigidamente dalla madre,
che fece di lui il culto, lo scopo, la missione
della sua vita. Divenuto sposo e padre, fu nella
famiglia esempio di virtù domestiche assai rare.
Iniziò la sua vita
pubblica con l'elezione a consigliere comunale
nel 1899. Tre anni dopo, chiamatovi dal
suffragio popolare, fece parte del Consiglio
provinciale di Caltanissetta. Nel dicembre del
1904 fu eletto sindaco di Terranova. Durante
questa sua funzione furono realizzate importanti
opere pubbliche, tra esse: l'illuminazione
elettrica della città (inaugurata il 14 maggio
del 1908), il trasferimento dell'ospedale civico
nei riattati locali dell'ex monastero
benedettino delle suore di clausura,
l'ampliamento di piazza Umberto I, i progetti
per la fornitura di acqua potabile da sorgente e
l'edificazione di un edificio scolastico.
Giacomo Navarra fu una forte fibra di uomo
politico. Svolse una continua, incessante,
febbrile vita di lotte amministrative,
combattute con dignitosa energia, con costanza,
con precisione di scopo e saldezza di propositi
non comuni. Frutto della sua opera faticosa, di
quel lavoro quotidiano che lo costringeva ad
allontanarsi da tutti gli agi di una tranquilla
vita domestica, furono l'avviamento e la
soluzione completa di parecchi vitali problemi
della pubblica amministrazione di allora.
Il Consiglio comunale,
riunitosi in seduta straordinaria il 6 luglio
1911, dopo il discorso commemorativo per il
sindaco deceduto, pronunziato dal prosindaco
Nicolò Di Bartolo, decise all’unanimità di
intitolare a perenne ricordo del cavaliere
Navarra una delle strade principali, via Marina,
da
Porta Caltagirone
alla
Croce a Mare.
Inoltre, su suggerimento del consigliere Mariano
Coco, il Consiglio decise che “a
spese dei singoli consiglieri sia ricordata, con
lapide marmorea, ai posteri, la sua tragica
fine, in questa Sala che fu la sua camera
ardente”.
Sulla lapide, andata
perduta (sic!), e non è stata la sola, durante
la costruzione del nuovo municipio, si leggeva:
Questo marmo ricorda
che il XXIV giugno 1911
Giacomo Navarra Bresmes
Consigliere de la Provincia
sindaco del comune natio
repentinamente chiuse la
giovane vita
fra le mura di questa
civica sede
sul seggio di primo
magistrato de la città
dove non riposò un istante
per la continua elevazione
del paese
dimostrando compiuto
col sacrificio dell'uomo
il più alto dovere del
cittadino
il Consiglio comunale e i
cittadini
nel secondo anniversario de
la morte.
Nel 1988, su
proposta dello scrivente e grazie
all'interessamento dell'allora sindaco Vincenzo
Tignino, sulle pareti dell'androne dell'ingresso
principale del municipio sono state murate due
lapidi, dedicate ai patrioti terranovesi del
Risorgimento e al Navarra Bresmes. |