ATTILIO GUGLIEMINO
GELA VISTA DAGLI SCATTI DI GUGLIELMINO
Nato a Modica il 30
ottobre del 1910,
in tenera età si
trasferì
a Gela; qui, ancora giovane studente, si
appassionò all'arte della fotografia al punto
tale da interrompere gli studi per mettere su
uno studio fotografico
che aprì prima in via Giacomo Navarra Bresmes e
poi in via Ventura.
L’abilità ed il senso artistico spiccato,
certamente derivati dal padre che era fotografo
e valente pittore, lo portarono subito a
riscuotere notevoli consensi da parte di
moltissimi gelesi, i quali sempre più
frequentemente lo chiamavano per fotografare
matrimoni, battesimi, feste danzanti e
qualsiasi altro avvenimento.
La sua lunga attività di fotografo lo vide a
contatto con ogni ceto sociale; dalla gente
umile che, vestita a festa, andava a farsi una
posa fotografica nel suo studio, alla gente
aristocratica che spesso lo richiedeva fino a
casa per foto di gruppo familiare. Guglielmino,
persona semplice e con uno spiccato senso
d’onestà morale, accontentava tutti al meglio
ritraendoli con quella professionalità che gli
era riconosciuta da tutta la città.
Dagli anni Trenta in
poi si può affermare che la maggior parte delle
immagini di Gela e dei suoi abitanti hanno avuto
la firma d’Attilio Guglielmino. Ma non solo Gela
ed i gelesi erano nel “mirino” della sua reflex,
anche personaggi di altissimo livello come
Benito Mussolini, nell'agosto del 1937 quando
venne a Gela e, più recentemente, Enrico Mattei;
Guglielmino fu l'ultimo fotografo che ritrasse
il presidente dell'ENI mentre stava per partire
dal nostro aeroporto di Ponte Olivo, poche ore
prima della sua tragica scomparsa nel ciclo di
Bascapè.
Nel marzo del 1948
per meriti professionali acquisiti, ricevette
dall'Ordine Capitolare della Stella e Croce
d'Argento della Santa Sede la
Commenda
con cui potè fregiarsi del titolo di
Commendatore. Come fotografo professionista,
inoltre, prestò servizio per il Partito
Fascista, per il Consorzio di Bonifica (sue sono
tutte le foto dei lavori della Diga
Disueri)
e, negli anni Sessanta, per l'ANIC quando tra
l’altro fotografò da un elicottero tutte le fasi
dei lavori del costruendo petrolchimico.
Questa per sommi
capi è stata la vita di un artista, di un
maestro della fotografia che ha lasciato a noi
ed alle future generazioni il ricordo visivo di
una Gela dei tempi passati.
Il 1° dicembre del
1995 il Comune e le associazioni Moica e
Archeoclub d’Italia conferirono una targa al
merito ad Attilio Guglielmino con la seguente
dicitura: AL COMM. ATTILIO GUGLIELMINO / IN SEGNO DI STIMA / E RICONOSCENZA / PER LA SUA FOTOGRAFIA / CHE TRAMANDA GELA / DEI TEMPI TRASCORSI / ALLA PIU' REMOTA POSTERITA' |