Curva demografica di Gela

CURVA DEMOGRAFICA DA HERACLEA-TERRANOVA A GELA

La consultazione di numerose documentazioni conservate nell’Archivio Storico del nostro Comune nonché la lettura analitica di diversi riveli, ha permesso allo scrivente, non senza difficoltà, di stabilire il numero degli abitanti di Gela nel corso dei secoli a partire dalla sua fondazione medievale, cioè da Heraclea, quindi, dal 1233 in poi. I dati ricavati sono stati inseriti in un grafico e trasformati in una curva demografica per una immediata e facile interpretazione da parte del lettore. Analizzando il valore delle variazioni dei dati che si riscontrano sul grafico, nascono una serie di domande a cui non sempre è possibile dare una risposta certa. La prima vistosissima fluttuazione demografica si riferisce all’anno 1277, circa quarant’anni dopo la fondazione federiciana di terranova, quando il numero di abitanti arrivò a circa ventimila (secondo alcuni cultori di patrie memorie il numero è di circa novemila, ma comunque sempre un valore alto); la ragione di questo aumento potrebbe riferirsi alla costruzione della città e/o delle sue mura in concomitanza anche al massiccio sfruttamento della fertile pianura. Comunque, qualunque possa essere la spiegazione, Heraclea era il secondo comune più popoloso dell’Isola (che allora contava in totale circa 300.000 abitanti), dopo Palermo che contava 22.000 abitanti. Nella città di Terranova, in quel periodo, esistevano ben 23 chiese, più o meno una chiesa ogni 800 abitanti. Dal 1277 in poi e fino al 1443, però, un rapido decremento della popolazione fece passare a meno di cinquecento il numero degli abitanti. Quali furono le cause? Probabilmente sono da ricercare in due fattori fondamentali: la pirateria dei corsari barbareschi (configurabile anche con una guerra) e l’instabilità politica avvenuta dopo la scomparsa di Federico III. Dopo un significativo aumento avvenuto nell’arco di un secolo, dal 1443 al 1548, il numero degli abitanti, salito a circa cinquemila, rimase quasi costante per più di centocinquant’anni; a partire dal 1748 la popolazione s’incrementò arrivando, nell’arco di un trentennio, a quasi novemila abitanti, probabilmente a causa delle trasformazioni irrigue della piana che consentirono, diremmo oggi, uno “sbocco occupazionale”. Il miglioramento delle condizioni economico-sociali, grazie all’ulteriore sviluppo dell’agricoltura, successivamente fu causa dell’incremento della popolazione che nell’arco di quasi due secoli quadruplicò il numero degli abitanti portandolo nel 1940 a 30.547 unità. L’incremento demografico, già consistente, subì successivamente un ulteriore aumento, quasi un raddoppio, in concomitanza della scoperta del petrolio del 1956 e della costruzione del petrolchimico nel 1960. La popolazione residente così, nell’arco di un trentennio, arrivò nel 1988 a ben quasi ottantamila abitanti. A quanto pare Gela diventò un caso primario in tutta Europa come città a forte aumento demografico e quindi oggetto di interesse da parte di alcuni studiosi. Nell’arco dell’ultimo decennio, contrariamente a quelli precedenti, il numero degli abitanti di Gela ha mostrato un sensibile decremento di circa 9.000 unità e ciò soprattutto a causa della graduale dismissione del petrolchimico.

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