Complesso monumentale

di S. Nicola di Tolentino

Gela 30 maggio 2017

Lettera aperta alle istituzioni

 

Alla cortese attenzione

del Sindaco del Comune di Gela

del Soprintendente ai BB. CC. AA. di Caltanissetta

del Governatore della Regione Sicilia

del Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina

e p. c. ai massmedia

 

Oggetto: intervento urgente sulla chiesetta di S. Nicola di Tolentino, cripta e colombaio cimiteriale di Gela. 

 

    Nella zona adiacente al cimitero monumentale di Gela esiste un complesso monumentale di fine Ottocento, di proprietà del Comunale, costituito da un edificio a due piani, una chiesetta, quella di S. Nicola di Tolentino, con una cripta e un colombaio cimiteriale i cui loculi sono tuttora occupati da defunti di primo Novecento. L’edificio, oggi sede della Biblioteca e, fino a qualche lustro fa, di due assessorati comunali, dopo la ristrutturazione degli anni Ottanta si trova in massima parte ancora in buone condizioni. Stessa cosa non si può dire per la chiesetta, la cripta e il colombaio adiacenti che purtroppo versano in uno stato di abbandono totale dopo le dismissioni dalla fruizione religiosa del 2001. Da allora c’è stata una continua espoliazione clandestina di suppellettili chiesastiche e non, seguita da azioni vandaliche perpetrate anche con la profanazione delle tombe.

    Purtroppo, dopo una parziale puntellatura della chiesetta, della cripta e del colombaio di qualche decennio fa non si è provveduto al loro consolidamento con il risultato che oggi tali strutture versano in uno stato pietoso con pericoli di crolli imminenti, in particolare dei muri con i loculi ancora contenenti le casse da morto.

    Con quanto sopra esposto, pertanto, si vuole coinvolgere le SS.VV. ad attivarsi sinergicamente per evitare che un altro, l’ennesimo, bene monumentale di Gela, oseremmo dire, passi a miglior vita. Uno spazio, peraltro, che, attraverso una semplice call di idee, potrebbe essere pensato come importante polo culturale per la città, un luogo multifunzione, partecipato, aperto ad esposizioni, dibattiti, studi, eventi, proiettato quindi verso la crescita sociale e da cui siamo certi trarrebbe nuova linfa la biblioteca, scrigno di saperi.

   Teniamo a precisare che l’eventuale (speriamo di no) indifferenza dell’istituzione competente sarà motivo di un coinvolgimento della cittadinanza, ma anche delle associazioni di volontariato che operano nel settore.

Firmato da

Dott.ssa Giorgia Turco

(Tel. 3492698140)

Prof. Nuccio Mulè

Prof. Luciano Vullo

M.o Giovanni Iudice

Dott. Angelo Mondo

Dott.ssa Giusi Chiavetta

M.o Giuseppe Brugioni

 

P.S. La recente chiusura della chiesetta arabo-bizantina di S. Biagio di Gela, per una serie di lesioni strutturali che possono minacciare dei crolli, sarà oggetto di un successivo nostro circostanziato esposto.

Per il filmato sulla chiesa di S. Nicola: https://www.youtube.com/watch?v=Hgyv9xbxZww&t=75s

 

SCHEDA

       E’ da più di un ventennio che si parla e si scrive sul restauro dell’ottocentesca chiesuola di San Nicola di Tolentino e annesso colombario cimiteriale, con lo scopo peraltro di recuperare ed utilizzare parte dello spazio esistente per il potenziamento della biblioteca comunale e dell'archivio storico. Pertanto, si desidererebbe sapere cosa hanno fatto e cosa stanno facendo il Comune di Gela e la Soprintendenza per il recupero di queste importanti strutture ottocentesche che l’usura del tempo e l’incuria delle preposte istituzioni stanno facendo consumere. La chiesetta, il colombario cimiteriale e il convento dei Padri Agostiniani (oggi adibito a biblioteca comunale e alcuni lustri fa sede di assessorati) furono realizzati intorno al 1875 e benedetti il 10 ottobre del 1880; artefice della loro realizzazione fu il provinciale agostiniano Padre Giuseppe Tasconi, il quale a sue spese comprò due appezzamenti di terreno confinanti con la chiesuola di S. Biagio e il Camposanto.     La chiesuola di S. Nicola di Tolentino, lunga 15 metri e larga 7 metri, provvista di campanile (a proposito ma quando sarà rimontato), fu arredata tra l’altro con una pregevole cantoria, un organo a canne e una considerevole statua lignea di Nostra Signora Liberi-Infemi del 1894, opera dello scultore palermitano Rosario Bagnasco, oggi fortunatamente trasferita nella chiesa di S. Agostino; inoltre, sotto la stessa chiesetta fu ricavata una cripta che fu fatta comunicare con l'attiguo colombario e, attraverso esso, con il vicino convento. Nella chiesa fino a qualche ventennio fa si custodiva un'antichissima e tarlatissima statua color verdastro di San Biagio a cui inspiegabilmente hanno mozzato la testa. Purtroppo il totale abbandono che negli anni hanno subito la chiesa e il colombario ha permesso il compimento di una serie di vandalismi da parte di insoliti visitatori con vistosi e irreparabili danni. Per ora, al di là del restauro e della messa in sicurezza, sarebbe opportuno che il Comune provvedesse con urgenza ad autorizzare la traslazione delle salme del colombario, risalenti ad un periodo compreso tra la fine dell'Ottocento e primi decenni del Novecento, le cui tombe già da qualche lustro risultano profanate, tant'è che nei locali sotterranei della cripta, sembra di trovarsi in alcune scene del famoso film di horror "La notte dei morti viventi". La chiesuola di San Nicola da Tolentino fino a qualche decennio fa era accudita dai Padri Cappuccini che regolarmente ogni domenica celebravano una messa mattutina. Dal 2001 in poi si sono iniziati dei lavori di ristrutturazione che si sono fermati subito dopo.

Nuccio Mulè

Chiesetta e colombaio cimiteriale

Cripta e statua di Nostra Signora Liberi-Inferni salvata dai tombaroli

 

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