IL CIMITERO MONUMENTALE
L’amministrazione comunale di Terranova, anche se con notevole ritardo, diede esecuzione all’editto napoleonico del 12 giugno 1804 emanato a Saint Cloud, seguito in Italia dall'Editto di Polizia Medica; l’editto, soprattutto per motivi sanitari (tipo ondate di tifo, colera e difterite che decimavano la popolazione), prevedeva la costruzione di un cimitero lontano dalla città e il divieto di seppellimento dei morti in fosse comuni che da tempo immemorabile avveniva all’interno delle chiese e immediatamente fuori di esse. L’applicazione a Terranova della suddetta legge, per motivi forse legati alle finanze del Comune o forse agli incipienti moti risorgimentali, fu ritardata di quasi un trentennio dal momento che la costruzione del suo camposanto fu ultimata nel 1844. Il progetto della costruzione del Camposanto a Terranova in contrada Capo Soprano fu redatto in data 9 febbraio 1840 dall’arch. Emmanuele Di Bartolo. L’incremento demografico avvenuto a Terranova tra il 1830 e il 1880, che portò la popolazione quasi a raddoppiare (da circa 10.000 a quasi 18.000 abitanti), comportò da parte dell’Amministrazione comunale di allora l’esigenza di ampliare il vecchio camposanto per accogliere i morti che in particolare nel quinquennio 1878/1882 furono di 531 in media annua. Pertanto, nel 1883 si diede incarico agli ingegneri comunali Rocco Failla e Angelo Di Bartolo di redigere un progetto di ampliamento del Camposanto sia verso nord, con la realizzazione di quattro sezioni a terrazzo, sia verso est dove furono realizzati il viale principale e lateralmente le cappelle gentilizie. |
SALVIAMO L'ARTE FUNERARIA
DEL CIMITERO MONUMENTALE
Il sacrario ai caduti di guerra
CIMITERO MONUMENTALE DI GELA
Benedetto il 1° settembre del 1844
Planimetria del 1887
INGRESSO CIMITERO
VIALE PRINCIPALE
I SEZIONE
II SEZIONE
III SEZIONE
IV SEZIONE