CERIMONIALE
25 APRILE - 2 GIUGNO - 4 NOVEMBRE
CORTEI E MANIFESTAZIONI VARIE
LABARO COMUNALE E BANDIERE
Cerimoniale per il Comune di Gela
a cura di Nuccio Mulè
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CERIMONIALI E LABARO DEL COMUNE DI GELA
Le presenti
disposizioni disciplinano le prescrizioni
protocollari che regolano le cerimonie
d’iniziativa dell’Ente Locale Comune di Gela, la
disposizione delle bandiere e la composizione
del labaro comunale. Per tutti gli altri casi
non previsti dalle presenti disposizioni si
rimanda alle Disposizioni Generali in Materia di
Cerimoniale e Disciplina delle precedenze tra le
cariche pubbliche (giugno 2008), del Testo
coordinato del Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 14 aprile 2006 (G.U. n.
174 del 28 luglio 2006) e del Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 16 aprile
2008 (G.U. n. 107 dell’8 maggio 2008).
INDICE Art. 1 - Ordine delle precedenze delle cariche pubbliche Art. 2 - Ordine delle precedenze nelle sfilate pubbliche Art. 3 - Esposizione di bandiere negli uffici pubblici Art. 4 - La fascia tricolore e l’inno nazionale Art. 5 - Posti dei componenti il corteo durante la commemorazione Art. 6 - Lo stemma araldico del labaro ufficiale del Comune di Gela Art. 7 - Cerimoniale della commemorazione Art. 8 - Cerimoniere Appendice
Art. 1
Ordine
delle precedenze delle cariche pubbliche 1. Nelle cerimonie pubbliche,
salvo l'ordine delle precedenze stabilito dal
protocollo di Stato quando intervengono cariche
statali, a livello comunale la prima autorità è
il Sindaco, a cui compete il posto centrale. La
prima fila è così composta: Sindaco, alla cui
sinistra seguono il Presidente del Consiglio
Comunale, il vice Sindaco e le FF.OO. Alla
destra del Sindaco seguono (eventuali parenti di
medaglie d’oro per il 4 novembre) il Prefetto,
il prelato, il Comandante dei VV.UU.,
personalità del Tribunale, parlamentari, i
rappresentanti delle FF.OO. Nelle file
successive seguono gli Assessori Comunali, i
Consiglieri Comunali, i componenti delle
Associazioni d’Arma e di altre associazioni, il
pubblico e la Protezione civile che chiude il
corteo; 2. A tutti i partecipanti
alle pubbliche cerimonie è richiesto un
abbigliamento confacente; 3. In occasione di sfilate,
le autorità vengono di solito precedute dalla
bandiera nazionale o/e dal gonfalone municipale,
che viene sostenuto da Vigili Urbani in alta
uniforme; 4. Nel rispetto della
normativa nazionale in vigore, rimane nelle
prerogative del Sindaco apportare variazioni al
contenuto dei precedenti punti anche durante lo
svolgimento della stessa manifestazione.
Art. 2
Ordine
delle precedenze nelle sfilate pubbliche 1. Per le manifestazioni
civili I'ordine di sfilata nei cortei è il
seguente: - Banda cittadina, ove
presente. Seguono poi nell’ordine: a) le scolaresche precedute
dalla bandiera d’Istituto; b) la corona d’alloro
sostenuta da due vigli urbani o da altri
appartenenti ad associazioni d’Arma o
all’Istituto del Nastro Azzurro; c) Le bandiere
dell’Associazione Combattenti e Reduci e
dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi
di guerra, (per le ricorrenze del 4 novembre e
del 25 aprile); d) Le bandiere decorate al
valor civile o militare se presenti, nonché
quelle delle Associazioni Combattentistiche e
d'Arma, e) il Gonfalone Comunale,
sostenuto dal Corpo di Polizia Municipale, con
subito dietro il Sindaco; - Il corteo con a capo le
autorità, predisposte secondo l'ordine delle
precedenze indicato nel precedente articolo.
Seguono le bandiere delle associazioni civili e
dei club service. 2. Nel rispetto della
normativa nazionale in vigore, rimane nelle
prerogative del Sindaco apportare variazioni al
contenuto dei precedenti punti anche durante lo
svolgimento della stessa manifestazione.
Art. 3
Esposizione di bandiere negli uffici pubblici (Ufficio Cerimoniale di Stato
del Governo Italiano - Presidenza del Consiglio
dei Ministri)
1. Due bandiere.
Quotidianamente sedi Regionali, Provinciali,
Comunali e Uffici pubblici
1. La bandiera italiana assume la prima
posizione (a sinistra per chi guarda) con
accanto la bandiera europea
2. Tre bandiere. Quotidianamente sedi Regionali,
Provinciali, Comunali e Uffici pubblici
2. Le bandiere, i vessilli e i gonfaloni
tradizionali delle Regioni, delle province e dei
Comuni devono affiancare la bandiera della
Repubblica. Avremo quindi a sinistra per chi
guarda la bandiera europea, quella italiana al
centro e a sinistra la bandiera della
Regione (o Provincia o Comune).
3. In presenza di quattro pennoni su sedi
Regionali, Provinciali, Comunali
3. Esposizione quotidiana
nelle sedi di Comuni e Province appartenenti a
Regioni che prevedono l'esposizione della
propria bandiera in tutti gli edifici pubblici
nel territorio regionale: in questo caso avremo
la bandiera regionale in
prima posizione a sinistra per chi guarda, a
seguire quella italiana, quella europea e, in
ultimo, quella provinciale/comunale.
4. In occasione di
una
visita di un ospite straniero di rango
superiore o pari a quello dell'ospitante, per
ragioni di cortesia e per consuetudine
internazionale, nel periodo strettamente
connesso alla durata della visita la bandiera
nazionale cede la posizione d'onore all'ospite,
che sarà quindi collocato tra la bandiera
europea (la prima a sinistra per chi guarda) e
quella italiana. Se il rango dell'ospite è
inferiore, le posizioni della bandiera italiana
e di quella ospite si invertono.
La
bandiera di Regione/Provincia/Comune è comunque
in quarta posizione.
Art. 4
La
fascia tricolore e l’inno nazionale 1. La
fascia tricolore è segno distintivo del Sindaco,
con lo Stemma della Repubblica e lo Stemma del
Comune, da portarsi a tracolla dalla spalla
destra al fianco sinistro; 2. L’uso della fascia
tricolore è riservato alla persona del Sindaco,
il quale può delegarne l’uso; 3. La fascia va indossata
nelle occasioni ufficiali nelle quali il Sindaco
deve essere individuato attraverso questo
speciale e solenne distintivo; 4. Durante l’esecuzione dell’inno nazionale (da banda musicale o da opportuno diffusore), le autorità civili e tutti i presenti sono in piedi, fermi, con le braccia distese lungo il corpo in posizione analoga all’attenti militare. Se poi si vuole manifestare la propria devozione all’inno nazionale ed a ciò che esso simboleggia, potrà essere portata la mano destra sul cuore.
Art. 5
Posti
dei componenti il corteo durante la
commemorazione
Preso come punto
centrale di riferimento l’ubicazione del
monumento qui di seguito s’individuano le
posizioni dei componenti il corteo. Per
l’alzabandiera due componenti delle associazioni
d’Arma; - Sul lato destro le FF.OO.
nella seguente ubicazione: Esercito, Marina
(Guardia Costiera), Carabinieri, Guardia di
Finanza, Aeronautica, Polizia di Stato, Polizia
Penitenziaria; - Sul lato sinistro le
Associazioni d’Arma e il labaro comunale; - Di fronte al monumento le
autorità.
A seconda
dell’ampiezza della superficie verranno
posizionate le altre componenti del corteo che
partecipano alla cerimonia;
Rimane sempre di
competenza del Sindaco apportare variazioni al
contenuto dei precedenti punti che, però, non
siano in contrasto con la normativa nazionale.
Art. 6
Lo
stemma araldico del labaro ufficiale del Comune
di Gela
Lo stemma araldico
ufficiale del labaro del Comune di Gela è così
composto:
- un’aquila sveva (color rame-oro) con le ali
spiegate che poggia le zampe su un basamento,
formato dai capitelli contigui di due colonne
doriche scanalate il cui colore (rame-oro) è più
chiaro rispetto a quello dell’aquila stessa,
anche se più sfumato;
- una corona di tipo ducale con otto fioroni, di
cui cinque visibili, non appoggiata in
corrispondenza della testa del pennuto (testa
rivolta a sinistra per chi guarda);
- le
suddette figurazioni si stagliano armonicamente
su uno sfondo rettangolare di color rosso
cremisi (codice colore esadecimale
8d0d26
con
una lunghezza d'onda
approssimativa di 628.59 nm.).
La scritta “COMUNE
DI GELA”, in
maiuscolo leggermente arcuata e ripartita su tre
piani (COMUNE / DI / GELA), e la scritta in
minuscolo “Heraclea
Civitas antiquissima”,
posta a semicerchio sotto la figura del rapace,
completano il tutto.
Art. 7
Cerimoniale della commemorazione
(Alzabandiera e Onore ai Caduti)
Inizio cerimonia:
Il trombettiere esce dalla banda e si posiziona;
il comandante del picchetto (Militare più alto
in grado)
dà ad alta voce “ATTENTI
!!” e dopo una breve pausa pronuncia ad
alta voce
“ALZABANDIERA”;
TRE SQUILLI DI TROMBA
e immediata esecuzione dell’Inno d’Italia;
Due marinai d’Italia o altri (uno tiene la
bandiera e l’atro la alza) iniziano
l’alzabandiera
dopo il
preambolo dell’inno e cioè a partire da
”Fratelli d’Italia…”. Tutti i militari e gli ex
militari fanno il “saluto militare”. Termina
l’alzabandiera e l’inno d’Italia.
Il comandante del picchetto dà il “RIPOSO
!!”
SQUILLO DI TROMBA PER RIPOSO
- Piccola pausa -
Il comandante del picchetto dà “ATTENTI
!! e subito dopo
“ONORE AI CADUTI !! “
TRE SQUILLI DI TROMBA
e immediata esecuzione del Piave
I portatori della corona
d’alloro lentamente vanno verso il monumento,
mentre suona il Piave, per deporla ai piedi
dello stesso.
Tutti i militari e ex militari fanno il “saluto
militare”.
Cessa l’esecuzione
del Piave, il Sindaco ed eventualmente il
Presidente del Consiglio comunale si avvicinano
al monumento, toccando la corona, e ritornano in
fila.
IL TROMBETTISTA ESEGUE IL “SILENZIO D’ORDINANZA”
SENZA SQUILLI DI TROMBA
Il prete si avvicina al monumento per benedire
la corona.
Al termine della benedizione, il Capo Picchetto
ad alta voce dà “RIPOSO
!!
“
SQUILLO DI TROMBA RIPOSO
Il Sindaco in chiusura della cerimonia, prima di
ritornare tra le autorità (ed eventualmente dopo
saver fatto un discorso), saluta prima i
rappresentati schierati delle FF.OO.
stringendogli la mano e poi quelli delle
Associazioni d’arma.
Art. 8
Cerimoniere
1. Il Cerimoniere è nominato dal Sindaco, con
incarico, a titolo onorifico, di durata pari al
mandato del Sindaco, salvo revoca da parte dello
stesso. 2. Spetta al cerimoniere, il
compito di curare la rappresentanza ufficiale
dell’ente e dei titolari delle cariche
rappresentative, nel rispetto del presente
regolamento e delle norme di buon senso; 3. Il Cerimoniere ha cura di
seguire tutti gli avvenimenti salienti per
l’Ente e le ricorrenze significative per
proporre iniziative opportune e organizza uno
scadenzario aggiornato e particolareggiato degli
eventi che riguardano la rappresentanza
ufficiale dell’ente, anche su incarico del
Sindaco o degli Assessori; 4. Per avviare e per gestire
l’organizzazione del cerimoniale egli dovrà: a) coordinare tutti gli
interessati all’organizzazione stessa; b) individuare il luogo della
cerimonia, gli itinerari e le modalità di
trasporto; c) informare - se necessario
- l’autorità di pubblica sicurezza preposta per
richiedere eventuali servizi d’ordine, di
sicurezza e di viabilità, e i servizi sanitari e
di protezione civile e quelli antincendio; d) affidare gli incarichi e
disporre le presenze del personale addetto
durante la cerimonia; e) disporre il piazzamento
dei posti secondo l’ordine delle precedenze; f) partecipare agli aspetti
organizzativi e formali relativi all’evento; g) preparare singolarmente il
programma della manifestazione e metterlo a
disposizione delle sue componenti.
APPENDICE
CERIMONIE RELIGIOSE E CORTEI FUNEBRI 1. Quando la rappresentanza
del Comune prende parte a cerimonie religiose in
Chiesa, il Gonfalone civico starà alla destra
dell’altare; 2. Ai rappresentanti è
richiesto un abbigliamento consono; 3. Nelle processioni
religiose, il Gonfalone fiancheggia o segue
immediatamente il Clero, mentre le altre
rappresentanze con o senza vessillo si uniranno
secondo il grado gerarchico; 4. Nei cortei funebri, i
vessilli fiancheggeranno il feretro od apriranno
i cortei stessi.
PRECEDENZE TRA I COMUNI E LE PROVINCE 1. Nelle cerimonie dove
intervengono più Sindaci, è preferito il
seguente ordine: a) Sindaco in sede; b) Sindaci delle città
capoluogo di regione in ordine alfabetico delle
città, con precedenza del Sindaco del capoluogo
di provincia; c) Sindaci delle città
capoluogo di Provincia; d) Altri Sindaci in ordine
alfabetico dei Comuni.
LA
SUCCESSIONE DEI DISCORSI E DEI MOMENTI DELLA
CERIMONIA 1. La cerimonia non inizia se
non quando la personalità di rango più elevato
ha raggiunto il suo posto. La personalità giunge
per ultima e si congeda per prima. 2. Il numero dei discorsi
deve essere fissato nel programma per evitare
che chiunque prenda la parola. 3. L’ordine dei discorsi è
inverso al rango degli oratori. 4. L’introduzione è del
responsabile dell’organizzazione. Segue il
saluto delle autorità locali e gli interventi
ufficiali. 5. L’oratore, in esordio e in
conclusione del proprio discorso, rivolgerà il
saluto alla massima o alle massime autorità
presenti. 6. Se le funzioni di speaker
ufficiale della cerimonia non sono assolte dal
promotore della cerimonia, è designato uno
speaker fuori campo, che introduce gli oratori.
DURATA
DELLA CERIMONIA 1. Qualunque tipo di
cerimonia ufficiale deve avere una durata
contenuta. Occorrerà, pertanto, fissare oltre il
numero complessivo degli interventi, anche il
tempo di ciascun discorso e d’ogni altro momento
della cerimonia.
2. I tempi
andranno imposti
agli oratori e agli altri protagonisti.
L’ACCOGLIENZA 1. Gli incontri ufficiali
avvengono di solito nella sede ufficiale del
Comune o in una sede di rappresentanza; 2. L’ospite è ricevuto dal
Sindaco o un suo vicario al portone. 3. Se l’ospite non viene
dalla stessa città, il Sindaco invierà
all’aeroporto o alla stazione ferroviaria un
proprio rappresentante, per l’accoglienza.
Questi porgerà all’ospite il programma della
visita e le informazioni utili. Si disporrà,
inoltre, l’accompagnamento in autovettura per
l’arrivo, la partenza e gli spostamenti
ufficiali.
CAPI DI
STATO E PERSONALITA’ STRANIERI
Quando si riceve un
ospite straniero (in forma ufficiale), va
esposta la bandiera straniera a fianco della
bandiera italiana. Per ragioni di cortesia ed in
conformità alla consuetudine, nello stretto
periodo della visita, alla bandiera straniera
può essere ceduto il posto d’onore.
LO
STEMMA E IL GONFALONE 1. Il Gonfalone e lo Stemma
del Comune sono di proprietà del Comune ed è
vietato, in via assoluta, a chiunque, di farne
uso salvo autorizzazione condizionata
rilasciata, nell’interesse pubblico locale,
dalla Giunta Comunale, per mezzo del Sindaco.
IL LIBRO
D’ONORE 1. Alle personalità in visita
è chiesta la cortesia di apporre la propria
firma sul libro d’onore, prima di lasciare la
sede; 2. Il responsabile del
cerimoniale ha pertanto cura di custodire ed
aggiornare il libro con l’indicazione dei
sottoscrittori, l’occasione e la data.
CASI DI
LUTTO 1. In caso di decesso di un
ex Sindaco, di uno degli ex Assessori, di un ex
Presidente del Consiglio Comunale o di un ex
Consigliere Comunale, indipendentemente
dall’area politica d’appartenenza, sul portone
del Palazzo Comunale, per la durata di 48 ore, è
affisso l’avviso di lutto con il nome e cognome
del defunto e la carica amministrativa
rivestita. 2. In caso di morte di un
Amministratore Comunale in carica, il Comune
partecipa ai funerali con il gonfalone della
Città. 3. Per eventi luttuosi che
riguardano alcune cariche pubbliche nazionali o
straniere o per fatti che coinvolgano
tragicamente l’intera collettività o parte di
essa, può essere deliberato il lutto pubblico.
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