VIRGILIO ARGENTO
AMICI ED ESTIMATORI
RICORDANO VIRGILIO ARGENTO
Abbiamo appreso con
mestizia e sconforto la ferale notizia della
scomparsa di Virgilio Argento. Esempio di nobile
esistenza è mancato alla vita in silenzio,
minato da un grave male che lo ha corroso nel
fisico ma che non è riuscito ad intaccare la sua
lucidità mentale fino all'ultimo è rimasta
integra; la provvidenzialità della sofferenza lo
ha elevato nelle alte sfere dello spirito umano
e gli ha rafforzato la cristiana rassegnazione e
la consapevolezza del passaggio estremo. La
provvidenzialità manzoniana della sofferenza.
Con Virgilio Argento
se n'è andato non solo un amico ma soprattutto è
scomparso un maestro di vita, un uomo dello
stampo antico nei comportamenti che per molti ha
rappresentato, e rappresenterà, un sicuro punto
di riferimento nel marasma di invivibilità in
cui ultimamente è caduta la nostra comunità. Non
ci sono parole per definire il vuoto lasciatoci;
non abbiamo in questo momento la lucidità di
trovare le frasi adatte per ricordare con quella
dovuta enfasi le qualità dell'uomo, la sua
onestà intellettuale e morale, la sua
rettitudine, le sue virtù domestiche e
professionali e il suo impiego diuturno.
Molteplice e carica
di significato è stata la sua presenza nel
sociale. Prima nel campo politico e poi come
uomo di scuola nelle qualità di docente e
preside dove ha dato il meglio di se stesso con
precisione di comportamento, intelligenza, garbo
e serietà; e ancora come presidente dell'Uciim e
del distretto scolastico, a lui, tra l'altro, si
deve la pubblicazione di una serie di atti
riferiti alla comunità scolastica del territorio
e ancora la stampa di inediti lavori di cultori
di patrie memorie locali da tempo dimenticati di
cui ha ravvivato la memoria e ha riverberato la
conoscenza alle nuove generazioni, quale è stata
la mia alcuni decenni fa; mirabile e preciso è
stato, in particolare, il suo impegno nelle
pubblicazioni di storia patria e delle
tradizioni che ha prodotto senza mai
autocelebrarsi e senza vane esaltazioni, peccato
veniale questo presente spesso nei prosatori; ma
generoso e lauto di consigli è stato anche
quando ha dato spazio agli amici cultori che li
ha ospitati in diversi suoi libri; purtroppo
dell'ultimo di essi non ha avuto la gioia di
vedere la pubblicazione. Splendidi infine sono
stati i due volumi sul pittore farmacista
Salvatore Solito di cui Virgilio Argento ha
saputo cogliere l'essenza vitale, insita nello
spirito artistico, e il significato storico e
culturale dei suoi dipinti. Virgilio Argento abiit ad plures (se n'è andato a raggiungere i più) lasciandoci i frutti del suo pensiero e il suo esempio di vita e tramite essi ci ha fornito una chiave di lettura dell'esistenza con i suoi valori e i suoi significati. Virgilio Argento, assieme a quelli che lo hanno preceduto nella storia millenaria della nostra città, sarà annoverato nell'albo d'oro ideale dei personaggi di Gela che proficuamente hanno contribuito alla crescita ed alla elevazione civile e spirituale della nostra città.
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