(1° febbraio 1941-16 ottobre 2016)
MONS. GRAZIO ALABISO
Una figura di grande
rilievo nel panorama umano della nostra città e
non solo dal punto di vista religioso; un sicuro
punto di riferimento nel marasma di invivibilità
in cui ultimamente è caduta la nostra comunità.
Il ferale annunzio
della scomparsa di questa spiccata figura ha
generato profonda tristezza e indicibile
commozione che ha colpito gli amici estimatori e
la cittadinanza. Un caro e affettuoso sacerdote
che mi pregio aver conosciuto e di cui mi reputo
particolarmente onorato di essere stato amico.
Generali sono consensi che lo hanno
accompagnato, molti i pensieri di sincero
rimpianto nel ricordarlo.
Notevole e imprescindibile
da ogni difficoltà è stato il suo interesse nel
salvaguardare la chiesa Madre e il Convitto
Pignatelli; quanta passione e quanto impegno
personale per tutti i lavori eseguiti nel tempo
della suo ufficio di parroco, lavori che hanno
riportato queste due fabbriche a sfidare il
logorio inesorabile dell’usura del tempo.
Mons. Grazio Alabiso,
assieme a quelli che lo hanno preceduto nella
storia millenaria della nostra città e al di là
delle umane incomprensioni, sarà annoverato
nell'albo d'oro ideale dei personaggi di Gela
che proficuamente hanno contribuito alla
crescita e alla elevazione civile e spirituale
fornendo anche una chiave di lettura
dell'esistenza con i suoi valori e i suoi
significati del mistero divino.
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